venerdì 29 giugno 2007

R. Di Luca: L’Auditorium, un’occasione di riscatto per la partecipazione sui beni comuni

Visto che la giunta Zanonato in questi 3 anni di governo cittadino ha evaso il compito della partecipazione e dei forum dei cittadini sui grandi temi, ed è anche per questo che siamo qui a ricordarglielo con i Temi Perduti, oggi colgo l’occasione per un mio intervento prendendo spunto dalle polemiche sull’Auditorium riportate nei giorni scorsi sulle prime pagine dei giornali locali.

A detta dei giornalisti, pare che sia in atto una fuga di notizie e di pressioni politiche da parte del comune, per influenzare la decisione finale della commissione sulla scelta del progetto vincitore dell’auditorium. Secondo le regole, la giunta Zanonato invece, non dovrebbe essere al corrente delle decisioni interne della giuria.

La città di Padova deve avere un Auditorium, ed è ormai un fatto assodato; il luogo è stato scelto- per altro contestato dalle Associazioni ambientaliste perche elimina un ulteriore tassello del progettato parco delle mura (vedi intervento “Zanonatomio) di Franzin su questo Blog)ma sono in corso le valutazioni sul progetto più adeguato per realizzare quest’opera.

Cosa è un Auditorium, dal latino audire, sentire, è la parte di un teatro, sala concerti, o altro spazio di esibizione dove si trova il pubblico.

Siccome gran parte della nostra cultura l’abbiamo presa in eredità dall’antica Grecia, per i greci, il teatro era un luogo dove la polis, la città, si riuniva per celebrare antiche storie del mito, che erano patrimonio comune della cittadinanza. Lo spettatore greco si recava a teatro oltre che per assistere alle rappresentazioni, anche per rafforzare il senso della comunità civica. Il teatro era uno spettacolo di massa molto sentito e vissuto da parte dei cittadini di ogni classe sociale e condizione economica. Era uno strumento di educazione nell’interesse della comunità, un rito collettivo della polis, che proprio per questo suo ruolo, ha assunto la funzione di cassa di risonanza per le idee, i problemi e la vita politica culturale dell’Atene democratica. Oggi sono cambiate tante cose, sono trascorsi migliaia di anni, ma la matrice è sempre la stessa. Una città che vive di democrazia ha bisogno di confrontarsi anche sulle opere architettoniche che la rappresentano. Allora che la giunta Zanonato colga una occasione di riscatto con i propri cittadini, per fare in modo che questo Auditorium abbia una dignità urbana e territoriale in cui tutti si rispecchiano e soprattutto che la commissione di esperti giudicante il progetto migliore, possa scegliere senza influenze particolari. E’ questa una partita ancora aperta per non perdere di vista il ruolo, il significato e la moralità di ciò che si decide per il benessere di una collettività nella democrazia.


Roberta Di Luca

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