sabato 30 giugno 2007

R. Marinello: Sulla salute

Di recente le due iniziative “Temi Perduti” e “Diritti Sicuri” hanno animato il dibattito e stimolato la volontà di molti di non appiattirsi sul “pensiero unico”: sicurezza, legalità, decoro, imposto dall’attuale amministrazione.
Vorrei introdurre nel dibattito in corso un tema ed un sicuro diritto dimenticato che mi sta particolarmente a cuore, che è quello della salute. E per farlo vorrei toccare alcuni temi che mi portano a pensare che la salute (ovviamente intesa come stato di benessere e non solo come assenza di malattia) sia dimenticata e sacrificata a ben altri interessi.

-Inquinamento: Padova è da tempo ormai nell’alta classifica tra le città più inquinate d’Italia e questo nonostante alcuni lodevoli interventi “strutturali” dell’assessore all’ambiente, che comunque dà sempre l’impressione di dover giocare di rimessa rispetto ad esempio alle scelte urbanistiche o di mobilità, che sembrano imposte da poteri forti anche all’interno della giunta. Che dire ad esempio dell’idea (lodevole ovviamente) di costruire secondo la bio edilizia le case nel parco del Basso Isonzo, che però hanno il difetto di stare dove non dovrebbero esserci ? Del resto è evidentemente difficile ridurre l’inquinamento ed il traffico veicolare quando si continuano a progettare parcheggi all’interno del centro e si costruiscono strade che attraggono traffico verso il centro, invece di allontanarlo, si cementificano aree primitivamente destinate a verde pubblico, si autorizzano continui abbattimenti di alberi anche centenari. I medici ed i pediatri, gli specialisti di pneumologia e non solo lanciano ormai da tempo l’allarme per la salute soprattutto di anziani e bambini e per questi ultimi c’è anche la seria preoccupazione di danni non solo immediati, ma soprattutto a distanza. Eppure tutto viene immolato sull’altare delle scelte urbanistiche che sono prioritarie su tutto (con buona pace di Jacopo Fò).

-Problematiche legate all’abuso di sostanze, alla prostituzione e alla marginalità: in questo campo la inutile politica repressiva e securitaria la fa da padrona. I giovani abusano in modo preoccupante e crescente di alcolici: si proibisce il rito dello spritz; il problema della tossicodipendenza si diffonde a macchia d’olio in quasi tutte le fasce della popolazione e sempre nuove droghe emergono: soluzione, si costruisce un muro antispaccio. La prostituzione nasconde spesso sfruttamento anche di minori: allora si multano i clienti e le prostitute stesse.
-Il problema della popolazione non protetta ed emarginata, senza permesso di soggiorno si acuisce in città. Facciamo qualche intervento antiacattonaggio, contro la sosta dei Rom, contro la vendita ambulante in modo che se ne stiano fuori dal salotto buono e si tolgano dalla vista delle gente per bene e benpensante. Gli interventi per la riduzione del danno, per la corretta informazione e formazione invece, sono solo sporadici e mai strutturati, organici, coordinati e quindi efficaci. Avete mai visto un unità di strada attorno a via Anelli per l’intervento sui tossicodipendenti?
-OGM: Padova non è mai riuscita a (o meglio non ha mai voluto) dotarsi di un regolamento contro gli OGM, nonostante i ripetuti interventi ed appelli di organizzazione ed associazioni ambientaliste e di medici, le migliaia di firme raccolte a sostegno di mozioni.

E per finire una domanda : il progetto “Città Sane” dove è scomparso ? Già ridotto ad un mero esercizio di numeri e statistiche dall’assessore Scortegagna è stato poi assunto dal Sindaco ed è scomparso del tutto, salvo riemergere recentemente come mezzo di scambio politico per accontentare qualcuno con un posticino. Peccato, perché se ben utilizzato e guidato sarebbe un utilissimo strumento per intervenire in modo efficace e coordinato sulle politiche per la salute in città.

Roberto Marinello pediatra

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