lunedì 11 giugno 2007

100 FIRME PER RIAPRIRE IL DIBATTITO POLITICO A PADOVA

I “temi perduti” del programma del Sindaco
Nel 2004 Flavio Zanonato si presentò come candidato Sindaco. Il suo programma conteneva forti novità che fecero sperare noi, e molti altri, in una svolta netta nella gestione della città. In particolare 5 temi, messi in primo piano nel programma (partecipazione, centralità ambientale, mobilità sostenibile, nuova visione urbanistica, città metropolitana) ci convinsero a votarlo e a farlo votare.
Anche in molti altri campi (adeguamento della macchina comunale, sicurezza e pari opportunità, scuola e cultura), era stata preannunciata una radicale discontinuità nelle scelte strategiche.
Dobbiamo però constatare, dopo quasi 3 anni di amministrazione di centro sinistra, che nei 5 temi prioritari non è stata realizzata l’attesa svolta.

Partecipazione
Non c’è stato alcun reale spostamento nei tradizionali meccanismi di gestione del potere e dell’assunzione delle decisioni. Il bilancio partecipativo non è stato attuato, non è stata avviata la riforma dei consigli di quartiere, così come non sono stati attivati i forum dei cittadini sui grandi temi (se si eccettua lo stentato forum sul PAT). Qualche esempio di buon governo (quale il decentramento funzionale, i laboratori di quartiere, agenda 21), dove, tuttavia, la partecipazione è stata limitata al livello informazione-consultazione, non è stato certo sufficiente per realizzare l'attesa partecipazione e decentramento decisionale.

Mobilità sostenibile
Le scelte operate non hanno a tutt'oggi ottenuto alcuna riduzione globale del numero delle autovetture circolanti, e solo una riduzione parziale nella ZTL.
Al contrario vengono costantemente riproposte soluzioni quali i parcheggi in area centrale o nuove opere viabilistiche (dalla nuova via Guizza, all’arco di Giano, al Grande raccordo anulare, alla camionabile sull’idrovia) il cui esito sarà invariabilmente un incremento del traffico di penetrazione e di attraversamento. La mancanza di sostanziali interventi quali l'incremento delle corsie preferenziali per il trasporto pubblico, l’intermodalità decentrata e politiche tariffarie innovative, vanifica quanto fatto in direzione della mobilità sostenibile come i varchi elettronici, le piste ciclabili, l'aumento delle frequenze su alcune linee di bus e l'attivazione del metrotram.

Una nuova visione urbanistica
Non intravediamo un progetto globale di sviluppo della città, tanto meno dettato da criteri di sostenibilità, che viene sostanzialmente delegato ai privati. In questa non c'è stata una reale svolta rispetto le pratiche e la mentalità della passata gestione. L'esempio più eclatante è l'approvazione della variante al PRG, dove sono prevalsi l’interesse di alcune categorie economiche, a scapito dell’interesse della collettività, come dimostra il fiorire di comitati spontanei di elettori che si sentono traditi rispetto alle scelte programmatiche che avevano votato (Parco IRIS, Arcella, Guizza).
Una modesta riduzione degli indici di edificabilità non ha certo intaccato la tendenza che sempre più conduce alla spartizione degli ultimi frammenti di spazio libero sopravvissuti nella nostra città.
La gestione attuale ritiene il diritto di edificare prioritario e non esce dalla consuetudine di scambiare volume edificabile con servizi.

Centralità ambientale
Il miglioramento della qualità ambientale della città è stato, ancora una volta, relegato nel recinto dell’Assessorato all’ambiente, invece di essere assunta trasversalmente dall’intera Giunta.
Constatiamo così l’incoerenza tra le azioni positive messe in campo dall’assessorato competente e quelle attuate da gran parte degli altri settori. La lotta all’inquinamento atmosferico non trova riscontro nelle scelte di altri assessorati che non hanno dato seguito al progetto di reale potenziamento delle frequenze dei bus finanziabile con i soldi delle infrazioni alla ZTL.
Per lo stesso motivo, in materia di risparmio energetico, a fronte della conversione a metano degli impianti di riscaldamento degli edifici pubblici, l’utilizzo del biodiesel negli autobus, la comparsa di impianti fotovoltaici, l'azione nei confronti dei privati è risultata monca. Si è rinunciato, all’adozione di un regolamento edilizio moderno in materia di bio-ediliza e di contenimento energetico. Per il verde, come già detto, si attua la contraddittoria politica di rendere parzialmente edificabili le aree verdi esistenti. In materia di rifiuti la scelta di realizzare la terza linea dell’inceneritore appare contraddittoria rispetto allo sviluppo della raccolta differenziata a meno che non si dismetta la prima obsoleta linea.

Città metropolitana
Di fatto nessuna iniziativa politica alla portata di una città di 400.000 abitanti è stata finora intrapresa. Nessun organismo decisionale su scala metropolitana è stato istituito, ma soltanto si è realizzata qualche conferenza dei sindaci, positiva ma ben lontana dalle politiche di ampio respiro promesse. Manca qualcosa che anche solo si muova nella direzione di un policentrismo funzionale, di politiche di viabilità e dei trasporti pensate organicamente su scala più ampia. Parimenti non c’è stata la capacità di pianificare su vasta scala le attività produttive e commerciali.

A due anni da fine mandato può e deve essere tentata un’incisiva azione per rilanciare questi temi prioritari annunciati nel programma ma di fatto perduti per strada. L’appello è rivolto qui e adesso alla città e agli amministratori perché se ne ridiscuta e si attuino le scelte necessarie, ma vuol anche essere stimolo per il dibattito sul futuro governo della città.

La newsletter settimanale Ecopolis e il blog www.temiperduti.org ospiteranno il dibattito pubblico sulle tematiche sollevate dai firmatari e su temi anche diversi ma sempre collegati allo sviluppo sostenibile della città.

VI INVITIAMO NON SOLO A MANDARCI COMMENTI ED INTERVENTI MA ANCHE AD ADERIRE ALLA LETTERA PER RIAPRIRE IL DIBATTITO POLITICO IN CITTA’.
POTETE FIRMARE NEL BLOG www.temiperduti.org

100 FIRME “I TEMI PERDUTI”

ESPONENTI DI ASSOCIAZIONI E DEL VOLONTARIATO
1.Agostini Paolo, Ritmolandia Circolo Arci
2.Artioli Amedeo, Auser
3.Bazzan Giuseppe, gruppo Cittadini responsabili
4.Bettini Laura, Associazione Accamaman
5.Bon Renato, Presidente Circolo Yoga Goraksha
6.Boran Orsola, promotrice Piedibus.it
7.Broch Riccardo, Presidente Associazione Art Rock Cafè
8.Cogo Silvano, Acs - Zattera Urbana
9.Collizzolli Stefano, festival Itaca
10.Favaro Rachele, comitato Iris
11.Franzin Elio, Amissi del Piovego
12.Fogliata Simone, Presidente Associazione Studenti Universitari
13.Ginestri Ernesto, comitato Iris
14.Lironi Sergio, Presidente Legambiente Padova
15.Lonardo Stefano, comitato No Arco di Giano
16.Masiero Laura, APPLE
17.Mioni Luciano, Altra Agricoltura Nord Est
18.Novelletto Bruno Franco, medico Presidente Provinciale SIMG
19.Ondertoller Renzo, consigliere Unione Italiana Ciechi
20.Passi Lucio, Direzione nazionale Legambiente
21.Petrin Fabio, Ristoratore
22.Ragona Andrea, Servizio Civile Volontario
23.Scrittori Lara, Presidente Associazione Tangram
24.Ulliana Maurizio, Amissi del Piovego
25.Zaccaria Filippo, La Biolca
26.Zen Lorenzo, APPLE
27.Zurlo Giuliana, ANTA

RICERCATORI ED UNIVERSITARI
28.Artioli Yuri, ricercatore universitario
29.Duzzin Bruno, docente universitario
30.Fasano Gianni, docente universitario
31.Leonardi Giulia, ricercatrice universitaria
32.Mariconda Carlo, ricercatore universitario
33.Mosconi Giuseppe, docente universitario
34.Palmeri Luca, ricercatore universitario
35.Sclavo Mauro, ricercatore
36.Tamino Gianni, docente universitario
37.Toulmin Rachel, docente universitaria
38.Zoratti Mario, Direttore Ricerca CNR

MEDICI BIOLOGI E PSICOLOGI
39.Borghesan Franco, allergologo
40.Bua Martina, psicologa
41.Bussi Roberto, pediatra
42.Casetta Devis, biologo
43.Corti Maria Chiara, Dirigente medico
44.Franco Roberto, medico
45.Guadagnini Rina, biologa
46.Mutalipassi Teresa, psicologa
47.Pesiri Paolo, medico
48.Quaglia Maria Pia, medico ospedaliero
49.Ragusa Francesca, biologa
50.Rossetti Elda, psicanalista
51.Tormene Anny, medico

CONSIGLIERI DI AMMINISTRAZIONE
52.Caldon Luisa, CdA Università Padova
53.Cecconi Stefania, CdA Esu Padova
54.Nicolello-Rossi Andrea, CdA APS Holding
55.Sandon Gianni, CdA Parco Colli Euganei

DIRIGENTI ED IMPIEGATI
56.Del Fabbro Davide, impiegato
57.Ericani Giuliana, dirigente
58.Galato Angelo, impiegato
59.Nespolo Ignazia, dirigente scolastico
60.Zwirner Maria Emma, quadro direttivo

GIORNALISTI
61.Belloni Gianni, pubblicista
62.Gasperi Donatella, pubblicista

INGEGNERI ED ARCHITETTI
63.Alessandrini Andrea, ingegnere
64.Cabrelle Lorenzo, ingegnere
65.Calimani Luisa, architetto e urbanista
66.Corti Lucia, architetto
67.Gasparini Michele, ingegnere
68.Paccagnella Lorenzo, ingegnere
69.Rigano Elena, architetto
70.Schiavon Cinzia, architetto
71.Tambasco Bruno, architetto

INSEGNANTI
72.Ballestrin Gianni, insegnante
73.Bolletti Marina, Bibliotecaria Liceo Alvise Cornaro
74.Caberlon Fabrizio, insegnante
75.Collizzolli Fiorino, insegnante
76.Cosulich Daniela, insegnante
77.Matteucci Annamaria, insegnante
78.Murari Ida, insegnante
79.Peranzoni Paolo, insegnante
80.Solero Agnese, insegnante

LAVORO AUTONOMO
81.Berto Raffaella, commerciante
82.Danieli Lorenzo, rappresentante di commercio
83.Decandia Piero, libero professionista
84.Mioni Anna, traduttrice
85.Quaglia Ugo, avvocato
86.Righetto Gabriele, urbanista partecipativo
87.Sandon Matteo, operatore terzo settore

PENSIONATI
88.Angelini Maurizio, ex Dirigente Scolastico
89.Barbiero Dino, ex sindacalista
90.Busatta Carla, ex insegnante
91.Schiavo Silvano, pensionato
92.Adriana Vanzo, pensionata

SINDACALISTI
93.Benati Marco, sindacalista
94.Correra Grazia, sindacalista
95.Tollio Paolo, sindacalista

STUDENTI UNIVERSITARI
96.Cabrelle Giulia, studentessa universitaria
97.Danelutti Carla, studentessa universitaria
98.Danieli Giovanni, studente universitario
99.Giacon Nicolò, studente universitario
100.Lora Lucia, studentessa universitaria

7 commenti:

Anonimo ha detto...

ADERISCO!
Bianni Buganza
ex-Associazione Tavolo dei Laici,Padova

Anonimo ha detto...

Ritengo che la lettera sia un atto di protesta dovuto,specialmente per i progetti di perequazione delle aree verdi e per la distruzione dell’idrovia costata alla comunità tanti miliardi di lire .
Per una viabilità utilizzata dalle varie correnti politiche solo per movimentare soldi pubblici
A Padova avevamo il tram ed è stato sostituito dalle filovie poi perché erano costose sono state sostituite dagli autobus ora torniamo al tram , vorrei sapere quando questi signori politici finiranno
di prendere in giro i cittadini.
Lorenzo Zen

arthurdent ha detto...

la sinistra padovana che abita palazzo moroni deve cominciare a interpretare i bisogni, le esigenze e anche i sogni della sua base. si richia di non cogliere più le differenze che passano tra zanonato e la destro (se ancora ce ne sono).
c'è fortemente bisogno di aprire un dibattito.

Simone Marconato, vicepresidente del Consiglio degli Studenti Unipd

Anonimo ha detto...

la sinistra padovana che abita palazzo moroni deve cominciare a interpretare i bisogni, le esigenze e anche i sogni della sua base. si richia di non cogliere più le differenze che passano tra zanonato e la destro (se ancora ce ne sono).
c'è fortemente bisogno di aprire un dibatto.

Simone Marconato, vicepresidente del Consiglio degli Studenti Unipd

Anonimo ha detto...

AUSPICO CHE LA PRASSI SEGUA LE PAROLE DI QUESTA BELLISSIMa E GIUSTA PROTESTA.
gianni buganza
ex-associazione Tavolo dei Laici,Padova
e
sindacato RDB-sanita' ,Padova

Anonimo ha detto...

Complimenti! era ora che si muovesse qualcosa in città !!

Anonimo ha detto...

Aderisco all’appello aggiungendo un altro elemento di discussione.
Le scelte radicali in tema di mobilità, ambiente, urbanizzazione… hanno spesso un iniziale impatto negativo su parte della popolazione che vede asportati annosi privilegi ritenuti diritti acquisiti (“paroni a casa nostra”). Per una metabolizzazione civica di scelte coraggiose serve tempo. Purtroppo le amministrazioni comunali “navigano” sui tempi delle consultazioni elettorali (4 anni) e si guardano bene da scelte che in tempi lunghi cambierebbero finalmente il volto alla città ma in tempi brevi penalizzerebbero elettoralmente.
Nicola Zadra