sabato 16 giugno 2007

F. Bicciato * e M. Bastianello** : Le domande a cui rispondere insieme

Volentieri accogliamo l’invito di Ecopolis, uscito su Il Mattino di martedì, a discutere del governo della città. Un appello che si uesto qQdice aperto ai più diversi contributi merita attenzione.

Vorremmo però tradurre anche il disagio che ha accompagnato la lettura dell’appello alla ricerca di una premessa che secondo noi manca, ma che è doverosa. Oltre al dire bisogna fare – diceva Tom - e fare significa mettersi in relazione con gli altri, mediare interessi senza negoziare i valori fondamentali, far avanzare idee, costruire soluzioni condivise. Una premessa quindi fatta di tanti “perché” che giriamo ai firmatari dell’Appello.

  • Perché, in tema di partecipazione e ambiente, si cita solo marginalmente l’esperienza di Agenda 21 facendo un torto ai tantissimi cittadini/e, rappresentanti di associazioni, nonchè personale del Comune che in questi tre anni hanno partecipato con entusiasmo e passione civile a decine di Gruppi di lavoro portando avanti oltre 60 azioni?

  • Perché non si dice che Padova si è guadagnata la vice-presidenza del Coordinamento Nazionale Agende 21 proprio per la riconosciuta qualità del lavoro svolto? E che per la stessa ragione è la prima città italiana nella raccolta differenziata?

  • Perché non si ricorda che a Padova è stato assegnato il premio nazionale per il miglior Piano Energetico e che la nostra città guida il gruppo nazionale degli enti locali di A 21 per Kyoto e che questa città ha fatto un investimento enorme nelle campagne di educazione ambientale nelle scuole?

  • Perché tacere che Padova ha ricevuto il riconoscimento nazionale di città equa e solidale?

  • Perché si dà scarsa importanza alla conversione della flotta di mezzi trasporto APS da metano a bio-diesel, all’investimento enorme in piste ciclabili, ai 600.000 euro investiti nel potenziamento del trasporto pubblico, sicuramente da incrementare, ma che rappresentano uno sforzo prima d’ora mai realizzato?

  • Perché si ignora che questa Amministrazione ha messo in cantiere tre grandi parchi che diventeranno un polmone verde straordinario per tutta la città e ha recuperato importanti spazi verdi abbandonati (vedi il Peoceto)?

  • Perché si dimentica che il Comune ha fatto propria la battaglia dei Comitati contro l’elettrosmog e per il riconoscimento ai Comuni del potere di fermare la proliferazione selvaggia di antenne sul territorio?

  • E tutto il lavoro sull’immigrazione e Via Anelli con la prospettiva certa di una “storica” uscita dal ghetto?

  • E la mozione contro le banche armate e per la finanza etica, insieme all’impegno di solidarietà internazionale nei Balcani, in Medio Oriente, in Africa? E i percorsi di convivenza, per promuovere la cultura della non violenza e le politiche di pace?


Vi sono tanti amici tra i firmatari di questo appello anche perchè con loro abbiamo condiviso molte delle battaglie per la realizzazione di questi obiettivi.

La Pace e l’Ambiente restano per noi delle priorità e il lavoro da fare è ancora molto, ma questi obiettivi non si sarebbero certo raggiunti con un’amministrazione di centrodestra.

Confronto e critiche sono il sale della democrazia quando nascono dal cuore e non sono spasmodica ricerca di visibilità di partito o peggio, personale. Per questo riconoscere ogni tanto quello che funziona e che unisce fa bene alla salute, contribuisce a migliorare la direzione del governo, mette a fuoco priorità, dà nuovo entusiasmo per affrontare le molte e difficili sfide che ci aspettano.

Per il bene della nostra città, è uno sforzo che vale la pena di fare, insieme.

* Assessore all’Ambiente ** Presidente Arci Padova

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Che delusione questo intervento...
Davvero un indipendente stimato come Bicciato e la presidentessa dell'Arci non hanno nient'altro da dire su questa città?
Ho letto l'appello come un'utile provocazione per confrontarsi finalmente sul governo della città. Per entrare nel merito dei problemi, per capire insieme cosa va e cosa non va.
Da esponenti del mondo associativo mi aspettavo un intervento nel merito, mi aspettavo una posizione sui temi sollevati. Invece prevale sempre sempre sempre l'aspetto partitico di una politica tifosa. Viene toccata l'amministrazione amica, aiuto, si fa il gioco della destra! Chiudiamoci a riccio, difendiamoci, elenchiamo le cose buone fatte dall'amministrazione...
Come se non si sapessero. Come se chi ha firmato quell'appello volesse sostenere un'alternativa di destra a Zanonato.
Il gioco è sempre lo stesso: chi pone i problemi fa il gioco dell'avversario, non bisogna disturbare il manovratore altrimenti si passa per venduti. Che tristezza... Da burocrati di partito mi aspetterei queste posizioni, non dal mondo associativo...

Anonimo ha detto...

Mi permetto di intervenire nel dibattito in corso, nella speranza che queste mie poche righe vengano lette per quello che sono: le considerazioni di una cittadina che ancora spera di dare un senso alla propria partecipazione. Ormai è d’obbligo tacciare chi osa esprimere un commento, ancorché un dissenso come disfattista o poco realista. Pensate che, nella mia ingenuità, quando ho deciso di firmare la lettera delle “100 firme” l’ho fatto con il proposito preciso di dare un contributo “costruttivo” alla partecipazione politica nella speranza di incoraggiare e di “aumentare il potere contrattuale” degli assessori più propositivi (v. Bicciato, v. Ruffini) affinché avessero più forza per realizzare i loro progetti.
Perché se è vero che per via Anelli, per i laboratori di quartiere per agenda 21 lo sforzo c’è stato, mi permetto di ricordare che per altri aspetti (non li elenco, voglio solo nominare il famigerato progetto di parcheggio sotterraneo nell’ex foro boario con terminal per autobus a ridosso del Santo!) la sensazione è che chi ha tentato di cambiare davvero il corso delle cose e di rispettare il programma elettorale sia stato lasciato solo a gestirsi i problemi, mentre altri brindavano allegramente a nuovi accordi di palazzo e a nuove edificazioni.
La mia è una visione incompleta, parziale, errata? Possibile, ma questa è l’informazione che passa.
Allora si torna sempre a ragionare di partecipazione, e di modi di fare politica: quali sono i luoghi, i tempi, le situazioni, in cui si può veramente dar voce al confronto, alla discussione?
Come si fa a ricordare a coloro che sono stati eletti che è necessario che del proprio operato rispondano ai cittadini e non a sé stessi?
Per quel che mi riguarda, al pessimismo della ragione (e del cosiddetto “realismo” che sembra pervadere tutte le scelte) oso opporre uno straccio di ottimismo; confido ancora che questa lettera sortisca l’effetto sperato: riaprire il dibattito in città sul programma elettorale, interrogarsi sul senso di alcune scelte, rimettere in movimento i canali della comunicazione e della partecipazione responsabile.
Agnese Solero

Anonimo ha detto...

Mi fa piacere che l'appello sui Temi Perduti possa diventare un'occasione per sottolineare anche ciò che di buono sta facendo questa Amministrazione.
Mi farebbe però ancor più piacere se l'Amministrazione dedicasse più energie a riflettere come mai, nonostante tutto, c'è molta delusione da parte di tanti suoi elettori.
Evidentemente, ad esempio, la conversione a metano degli autobus, l'aumento delle frequenze di qualche corsa o ancora lo sforzo indubbiamente straordinario per le piste ciclabili, sono visti come atti positivi ma di certo non sufficienti a rispondere alle esigenze della terza città più inquinata d'Italia.
Sul verde poi, rendere edificabile parte delle ultime aree verdi rimaste all'interno della città congestionata (in cambio della restante parte che verrà ceduta al Comune) non significa realizzare dei polmoni verdi: significa rendere edificabile parte delle ultime aree verdi rimaste all'interno della città congestionata! E' facile da capire. Molti cittadini lo hanno già fatto, molti di più se ne accorgeranno quando partiranno le costruzioni.
Le critiche e la ricerca di un confronto vero quindi nascono dal cuore, non dubitatene, e credo che a trarne maggior giovamento potrebbero essere propio i nostri amministratori. Se le ascoltassero col cuore appunto.

Sandro

Anonimo ha detto...

Il citato "peoceto" necessita di una tessera di 15 euro per entrare + 6 euro per ombrellone e sdraio (vi prego di andare a vedere quanto stonano col paesaggio).

Io fino all'anno scorso ci andavo quando volevo, non spendevo niente, non c'era nessuna recinzione (molto modesta, per carità), non c'era nessuna musica "disco" che spaventava gli animali ed avevo la natura dietro casa.

Ho votato Zanonato, ho sbagliato.