domenica 17 giugno 2007

P. Minervini*: In riferimento alla “palestra della discordia” di Forcellini

La “Nave” e gli “Acchiappanuvole” (Platone, “La Repubblica”Ed. Mondatori, 1990 pp.467-469)

La Politica, secondo Platone, è una scienza e come tale deve essere appresa da parte di chi aspira a governare la “nave”.
Vorrei raccontare una storia di quartiere padovano, che forse risulterà per alcuni irrilevante all’interno delle vicende più generali che investono l’amministrazione della città, condotta in questi tre anni dalla giunta del sindaco Zanonato, ma a nostro avviso è sintomatica di una disarmante e al tempo stesso allarmante delusione, che in queste settimane da più parti della cittadinanza si va levando nei confronti dei “marinai” della “nave-Padova”.
Giovedì 7 giugno presso Villa Berta alcuni rappresentanti del “Comitato Spontaneo per la Salvaguardia dell’Area Verde Scuola Media Falconetto” hanno incontrato il signor C. Sinigaglia, Assessore allo Sport, il signor A. Micalizzi, Presidente del Consiglio di Quartiere 3 sud-est (...).
La questione portata dal comitato stava nel chiedere una seria pausa di riflessione, per riconsiderare a fondo la scelta del luogo, relativa alla collocazione, nel bel mezzo di un’area residenziale e a ridosso di alcune palazzine, dell’enorme copertura in PVC di un campetto da basket, che si trova all’interno dell’area verde in questione, già peraltro fornita di palestra coperta.
(...) Il cuore del discorso mi è parso quello dell’Assessore allo Sport, che candidamente ha dichiarato che la scelta del luogo ha una mera radice economica: pochi soldi, ergo si va al risparmio, collocando quindi la copertura in PVC non dove sarebbe più idoneo inserire un simile materiale, ma dove è più facile e veloce: ovverosia in pieno quartiere, ovverosia all’interno della città.
Tristemente ci pare di poter dire che il metodo adottato da Sinigaglia e dai suoi collaboratori sia prossimo al metodo casalingo, volgarmente noto con l’espressione “fare i conti della serva”, (...), ma assai lontano da quel metodo molto più articolato e arduo, che passa attraverso la trasversalità delle competenze, premessa imprescindibile per garantire una meditata e concertata politica urbanistica e ambientale (...).
Ma, da quanto leggo sul Mattino di Padova (17/05) l’assessore allo sport Sinigaglia “esulta” per il suo “record personale”, poiché si tratta della sua undicesima palestra in tre anni. Mi viene da sospettare che al Nostro stia più a cuore il suo vanto personale piuttosto che il bene della città stessa, il quale Bene, come apprendiamo dal Filosofo, se è veramente tale, è anche profondamente Bello.
Più bello del PVC senza dubbio è il pioppo di almeno 45 anni, in buona salute, alto circa una ventina di metri, insomma una vera gioia per le anime che sappiano ammirarlo e contemplarlo, esultando per ben altri prodigi, che vanno sotto il nome di “Creato”.
Quello dei residenti, invece ha un altro nome: “diritto alla qualità della vita”. Questa verrebbe fortemente penalizzata da una scelta così evidentemente superficiale, una scelta che sacrifica l’ennesima area verde comunale agli altari degli interessi di qualcuno o di molti.
E intimamente “interessato” alla formazione di bambini, ragazzi e anziani si dichiara fortemente il signor Camporese, che (...) nel suo discorso prospetta scenari di violenza e di degrado per tutti quei ragazzi che non dovessero potersi allenare sotto il nuovo tendone in PVC a causa “dell’egoismo” dei cittadini che a questo tendone si oppongono.
Circa il povero pioppo si lascerà scappare (...): “a me del pioppo non me ne frega un bel niente”. Eloquente! (...).
Di “egoismi privati” accusa i residenti anche la signora Pagano (...). È forse miope? Non si accorge che, così pensando, non solo non salvaguarda la già scarsa bellezza naturale del Quartiere, ma contribuisce a deturpare la bellezza della città tutta. Questione di ottica, linguistica e di disinformazione. Non ha forse letto del vecchio pioppo abbattuto in via Mario; dei circa 50 alberi che rischiano l’abbattimento presso il parco Fistomba; della assai discutibile “passeggiata” in riviera Mussato; del progetto Crotti ...

Ma viene in aiuto un blog Temi Perduti (...).
Caro Platone, allora e ora, “marinai in lite fra loro per il governo della nave, che ognuno reclama per sé senza avere mai imparato l’arte della navigazione”.
Vorrei tanto poter incontrare un “vero pilota che sappia osservare l’anno, le stagioni, il cielo, gli astri, i venti e tutto quanto concerne la sua arte” (1990, pp.467-469). Vorrei tanto poter incontrare un vero “Acchiappanuvole”... perché così, credo, lo chiamerebbero i Signori che ho ascoltato molto attentamente giovedì sera presso Villa Berta.


* Palma Minervini
del Comitato Salvaguardia Area Verde Scuola Falconetto

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